la scelta del cibo
La scelta tra un’alimentazione preparata in casa oppure una industriale con cibi pronti, dipende in primo luogo dal tempo che si ha a disposizione, dal costo e dalla vostra competenza in materia: la preparazione “fai da te” consente, da un lato, di controllare personalmente la qualità degli ingredienti che si andranno ad utilizzare, dall’altro, tuttavia, il rischio di squilibri nutrizionali è elevato. L’alimentazione di tipo industriale è sicuramente più pratica, bilanciata e mirata alle diverse esigenze nutrizionali del vostro micio ed inoltre presenta in genere una miglior conservabilità.
LA RAZIONE CASALINGA
Dovrebbe contenere non meno del 60% di carne o pesce sul totale. Non deve essere fritta, troppo condita o salata. Carne e pesce vanno sempre bolliti per evitare il rischio infestazioni parassitarie; inoltre il pesce crudo, se somministrato a lungo, può portare a carenze di vitamina B e quindi danni a carico del sistema nervoso. Anche il fegato, pur essendo molto gradito, contiene però troppa vitamina A che può portare a disturbi intestinali, pertanto va dato in piccole quantità e sempre previa cottura.
Formaggio o affettati possono essere elargiti ogni tanto, come premio al micio, ma non possono costituire l’alimento di base. Meglio niente pasta o avanzi della nostra tavola a base di carboidrati; il gatto digerisce con difficoltà l’amido a meno che non venga somministrato in piccole quantità e stracotto. Il riso in bianco va quindi fatto bollire a lungo e poi sciacquato sotto l’acqua corrente per eliminare l’eccesso di amido. In alternativa, potete somministrargli il riso soffiato o estruso perché deve esser solo inumidito. Ad ogni modo i cereali non devono rappresentare più del 25% del totale della razione.
QUALI SONO LE SOSTANZE ASSOLUTAMENTE NECESSARIE AL GATTO?
Per mantenersi in buona salute, un gatto ha necessità di svariate altre sostanze: il suo organismo è in grado di produrne alcune, altre dovono essere assunte necessariamente attraverso gli alimenti corretti. E’ pertanto fondamentale aggiungere degli integratori alla ricetta casalinga, ma un loro eccesso o una loro carenza, possono essere molto pericolosi. Vediamo quali sono:
– la taurina, una sostanza di derivazione aminoacidica, presente solo nei tessuti animali (gli aminoacidi sono i “mattoncini” di cui sono costituite le proteine); una sua carenza può portare a cecità, insufficienza cardiaca, anomalie della riproduzione con nascita di gattini morti o con turbe del sistema nervoso, ridotta sintesi di sai biliari;
– gli aminoacidi arginina, cistina e metionina, generalmente sono ben rappresentati negli alimenti di origine animale;
– i grassi sono molto importanti nell’alimentazione del gatto. E’ essenziale l’assunzione con la dieta dell’acido arachidonico (serie omega 6 come l’acido linoleico): se carente si manifesterà una sindrome che comporterà ritardi nella guarigione delle ferite, alterazioni di cute e mantello, ritardi di crescita. E’ inoltre fondamentale mantenere un corretto rapporto tra gli acidi omega 6 e gli omega 3 (acido linolenico, EPA, DHA): gli omega 6 devono essere 6-10 volte superiori agli omega 3;
– i grassi sono necessari poi per l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). In particolare, il gatto ha necessità di assumere con la dieta la vitamina A perché non è in grado di convertire i carotenoidi, suoi precursori. Attenzione, però! Le vitamine liposolubili sono soggette ad un fenomeno di accumulo se ingerite in eccesso. Quindi, mentre una carenza di vit. A può portare ad anomalie di crescita ossea e disturbi neurologici nei gattini, alterazioni della sfera riproduttiva, disturbi visivi e lesioni cutanee, un suo eccesso legato a diete troppo ricche di fegato o rene, può determinare anomalie nello sviluppo dei feti, alterato sviluppo scheletrico nei giovani, anoressia e conseguente dimagrimento. Una carenza di vit. D può dare rachitismo nei giovani in accrescimento, mentre l’ipervitaminosi D è responsabile di calcificazioni dei tessuti molli e malformazioni di denti ed articolazioni. La vit. E è un importante antiossidante; una sua carenza, osservata in gatti alimentati in maniera esclusiva con tonno in scatola o sottoprodotti della lavorazione del pesce, porta a pansteatite (anoressia, febbre, pelo ruvido e rado, dolore all’addome con depositi di grasso nodulari di colore giallo);
– la niacina (o vitamina PP) e le vitamine del gruppo B vengono in genere assunte con una dieta varia. Nel caso dell’alimentazione casalinga, una piccola integrazione di un cucchiaino da caffè al giorno di lievito di birra essiccato rappresenta un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e di proteine, rinforza il sistema immunitario ed aiuta a mantenere una corretta flora intestinale;
– la vitamina C è invece prodotta autonomamente dall’organismo del piccolo felino;
– tra i minerali, essenziali sono il calcio, il fosforo, ma soprattutto un corretto rapporto tra i due. Vi è poi il magnesio che svolge importanti funzioni biologiche, ma è anche uno dei componenti dei calcoli di struvite a livello renale;
– benchè i gatti non abbiano esigenze di fibra, piccole quantità aiutano un corretto transito intestinale e l’eliminazione dei boli di pelo, tuttavia una dieta che ne sia troppo ricca, può determinare problemi (costipazione, aumento eccessivo della massa fecale, mantello spento e opaco).
L’ALIMENTAZIONE INDUSTRIALE
Oltre ad essere molto pratica, nei negozi specializzati per animali si possono trovare tutte le linee per le varie esigenze, anche in caso di malattie particolari, come ad esempio per l’insufficienza renale, l’ipertiroidismo, la convalescenza, i calcoli, le allergie, per i gatti sterilizzati, quelli in sovrappeso, per gli anziani o per i gattini, per quelli che conducono vita sedentaria piuttosto che all’aperto… E’ molto importante imparare a leggere le etichette, per capire cosa si sta acquistando. Esse devono riportare tutti gli ingredienti impiegati in ordine decrescente di quantità. Si noterà che il cibo umido delle più comuni ed economiche marche di scatolette pubblicizzate, non ha al suo interno più del 4% di carne, una quantità veramente troppo esigua per un carnivoro stretto; inoltre è spesso ricco di coloranti artificiali, conservanti ed appetibilizzanti (ecco perché piacciono di più). Poi, come accennato prima, i gatti devono trovare assolutamente nel loro regime alimentare, sostanze loro fondamentali quali la taurina, l’acido arachidonico, un corretto rapporto di acidi grassi omega 6 e omega 3, minerali e vitamine liposolubili.
Va anche detto che se un gatto si ciba solo ed esclusivamente con scatolette di altissima qualità ma costituite al 100% di carne scelta, senza che vi siano integrazioni, l’alimentazione di quel gatto sarà comunque carente di alcuni elementi essenziali: diventa fondamentale pertanto affiancare un buon alimento secco (crocchette).
Ad oggi, sul mercato, specialmente del settore specialistico, sono presenti numerose marche molto buone, con produzione biologica, cruelty-free, con linee dedicate alle varie fasce d’età del micio e al tipo di vita che prevalentemente conduce. Generalmente con i negozi on line si riescono a spuntare prezzi migliori, ma si stanno anche sempre più diffondendo dei veri e propri “supermercati” per animali, dove la scelta è molto variegata. Alcuni prodotti di qualità medio-alta si possono trovare anche nei normali supermercati, e possono rappresentare un buon compromesso prezzo/qualità: per questo è importante soffermarsi a leggere gli ingredienti indicati in etichetta, in quanto solo in questo modo è possibile farsi un’idea della qualità globale dell’alimento che si sta acquistando.
Si consiglia di rispettare sempre i dosaggi indicati in etichetta, sia per l’umido sia per i croccantini.